Basta percorrere poche centinaia di metri per poter ammirare un panorama splendido. Si può scorgere l’intero profilo della città di Forlì con i suoi palazzi, il campanile di S. Mercuriale, la torre civica, la pianura estesa fino al mare con i profili lontani di Ravenna e dei grattacieli di Milano Marittima e Cesenatico. Lo sanno bene le centinaia di persone, forlivesi e non, che amano percorrere le strade dell’immediata collina che sale dolcemente a sud di Vecchiazzano. In bicicletta, a piedi passeggiando o correndo, è possibile ancora respirare aria non troppo inquinata e godere di un paesaggio stupendo. Le strade, che meriterebbero una maggior cura anche con qualche rassicurante marciapiede, dividono campi coltivati e prati con molti alberi, con pini secolari, con percorsi di piccoli ruscelli ed una vegetazione che riesce ancora ad ospitare diverse varietà di uccelli, piccoli animali selvatici, anfibi da salvaguardare come specie protetta essendo un ultimo baluardo naturale contro insetti e zanzare.
Quest’ultimo francobollo di “eden” sta per essere sfregiato definitivamente per decisione dei nostri Amministratori, che proprio qui hanno pianificato di far costruire una cava di sabbia e ghiaia. Sarà costruita una strada “camionabile” che attraverserà le strade che circondano Vecchiazzano, per il traffico di decine di autocarri polverosi e sbuffanti da e per la cava.
Come se non bastasse, per aumentare ed assicurare un ricavo economico che faccia rientrare dalle spese necessarie alla “devastazione”, si prospetta anche l’insediamento di un impianto per la lavorazione di “pietre e materiali inerti”, che necessiterà di acqua da prelevare dai nostri fiumi già ridotti a rigagnoli e diffonderà polvere in tutto il circondario, terreni, piante, frutti, verdure, vigneti (DOC) e…polmoni.
“Strade dei vini e dei sapori”, addio!
Al diavolo l’ecologia, il rispetto della natura, la tutela dell’ambiente e della salute, al diavolo anche il trattato di Kyoto. Per gli Amministratori queste sembrano essere tutte fandonie utili per le promesse preelettorali. La prospettiva del ricavo economico-imprenditoriale passa sopra tutto.
Con i camini degli inceneritori di rifiuti urbani/ospedalieri a nord-est e una bella cava con lavorazione di “pietre/materiali inerti” a sud-ovest si prospetta un ambiente da sogno per il futuro di Forlì!
Siccome non vogliamo rassegnarci all’ultimo “sacco” del nostro territorio, soprattutto per rispetto delle nuove generazioni, noi cittadini che sottoscriviamo questa petizione vogliamo sollecitare tutta la comunità, le Associazioni, i Partiti, e tutti coloro che hanno a cuore la città di Forlì all’impegno per fermare questa malattia degenerativa che sta consumando, giorno dopo giorno, il nostro ambiente naturale.
Aiutateci a salvare e a tutelare l’ultimo “giardino” del circondario forlivese dall’assalto della speculazione edilizia!
COGNOME:………………………………. NOME:………………………………………..
NATO/A IL……………………………………….A……………………………………………….
INDIRIZZO:…………………………………………………………………………………………
TEL:………………………………………………………..
Aderisco alla petizione:
Forlì, ………………………. (Firma leggibile):……………………………………………..
Se aderisci, restituisci la lettera compilata e firmata al Comitato
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